Le opere

Suscitatore di un clima romantico e visionario, Niccolò Paganini ebbe senz'altro il merito di ampliare enormemente le possibilità espressive del violino, introducendo tecniche audacissime fino ad allora mai neppure immaginate. Ma l'innovazione tecnica non fu il suo solo merito: egli scandagliò a fondo spazi musicali inesplorati, scoprendo nel violino capacità creative che influenzarono poi grandi compositori come Liszt o Chopin, che violinisti non furono. La sua anima irrequieta lasciò una profonda impronta sulla musica romantica, precorrendone alcuni degli aspetti più significativi. Pochi sanno che Paganini fu anche un grande chitarrista e che si dedicò alla direzione d'orchestra anticipando di mezzo secolo le innovazione di Toscanini, ma fu senza dubbio grazie al violino che la sua fama si diffuse rapidamente, portando la nuova concezione violinistica in tutti i principali centri europei. Tale concezione è racchiusa nei famosi 24 Capricci in cui il mefistofelico violinista genovese ci strega con le sue trovate vertiginose, che ci fanno intravedere, al di là del superficiale virtuosismo, un mondo di magica genialità.


 
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